Quando mi chiedono un favore cerco sempre di andare incontro alla persona che me lo ha chiesto facendo quanto mi è possibile per assecondare la sua richiesta.
Se posso essere d’aiuto non mi tiro certo indietro.
Anche in ambito lavorativo cerco di favorire le varie richieste che mi vengono fatte anche se, obiettivamente, ci sono dei favori che mi vengono chiesti a cui con tutta la buona volontà non posso proprio dare seguito poiché si scontrano con i principi della mia professione.
Forse la situazione che meglio può rappresentare questa mia impossibilità di dar seguito ad una richiesta la si può individuare tutte quelle volte in cui, al termine di un appuntamento di visita ad una villa singola da me proposta in vendita, il potenziale acquirente pronuncia la frase:
“Questa villa mi interessa molto, mi raccomando me la tenga ferma qualche giorno fino al nostro secondo appuntamento”
Oppure meglio:
“Questa villa mi interessa molto, voglio fare una proposta d’acquisto ma, mi raccomando, me la tenga ferma fino a quando non ci vediamo in ufficio da lei”
Mi rendo conto che, agli occhi di un acquirente desideroso di non farsi scappare la villa singola da tempo ricercata, questa possa essere una richiesta lecita.
Le volte in cui mi trovo davanti a questa situazione faccio presente con le dovute maniere che, purtroppo, non mi è possibile fare questa promessa. Non posso in alcun modo di mia iniziativa tenere ferma la vendita di una villa.
Il problema non sta tanto nel fatto che il cliente si sia espresso “verbalmente” ; io non metto assolutamente in dubbio la parola di una persona o la bontà delle sue future intenzioni.
E’ che tecnicamente, da agente immobiliare, ogni volta che ricevo un incarico di vendita di una villa mi assumo l’impegno nei confronti del venditore di reperire dei potenziali acquirenti entro un determinato periodo di tempo.
Perfino nel momento in cui si manifesta un cliente fortemente interessato non mi è possibile bloccare le visite ne tantomeno fermare ulteriori trattative con altri clienti; la villa rimane sul mercato.
Solo nel momento in cui il proprietario accetta una proposta d’acquisto si può dire che la villa è venduta.
Il fatto di esprimere una manifestazione d’interesse, giuridicamente parlando, non è da intendersi come una sorta di preferenza o prelazione per la chiusura di una trattativa.
Tutto questo salvo diverse indicazioni fornite dal venditore (non di rado è il proprietario stesso a dare una “preferenza” ad un determinato cliente concedendogli un certo lasso di tempo per concludere o meno la trattativa) che, nella compravendita immobiliare, è colui il quale decide se vendere la propria villa e a chi venderla.
L’agente immobiliare, in tal senso, non può decidere nulla ed è per tale motivo che, quando capitano queste situazioni, non posso assolutamente spendere la mia parola.
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